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Audio mastering fatto in casa....... SI o NO?

La fase finale di una produzione musicale ma di sicuro non di poca importanza.

Chi è nel settore della produzione musicale da anni oppure alle prime armi avrà sicuramente sentito parlare di audio mastering. Per definirlo semplicemente in breve anche per i "profani", possiamo dire che il mastering è la fase finale della produzione di una canzone. Dance, pop, electro, qualsiasi genere richiede questo importantissimo passaggio che con l'ausilio di compressori, limiter, expander e chi più ne ha più ne metta si va a ottimizzare il lavoro fatto in fase di mixaggio, valorizzando così la dinamica e l'apertura stereofonica di una canzone. Negli ultimi anni sono uscito molto plugin di mastering, che sono software standalone o compatibili con le maggiori DAW (Cubase, Logic Audio, ecc..) che "promettono" di eseguire il lavoro di mastering che farebbe l'ingegnere in studio con outboard esterni.


Esempio di alcuni plugin di mastering:


T-Rack by IK Multimedia

   

Ozone by Izotope


Sonnox Mastering Bundle


Questi tre prodotti sono solo un esempio, ce ne sono molti altri disponibili. Senza nulla togliere a questi che sono ottimi prodotti. Ma la domanda è: riescono davvero a fare quello che promettono? La risposta è "NI"....


Diciamo ch questi software hanno un grande vantaggio per i neofiti, chi non ha la padronanza per usare un compressore in maniera corretta, oppure un limiter o un EQ, trova molti (a volte troppi) preset disponibili che se gli va di "culo" perdonatemi il francesismo, tira fuori il sound del secolo. Ma se ricerchiamo un sound particolare e vogliamo lavorare con cognizione di causa, regolando bene ogni parametro della cascata di mastering, possiamo avere delle sorprese. Spesso questi software non sono all'altezza del lavoro che esegue una persona che ha studiato ingegneria sonora, e che lavora in uno studio dedicato con macchinari che spesso hanno un costo spropositato. Ricordo un compressore per mastering che ho visto in uno studio che costava come un BMW nuova di palla... L'errore che spesso fanno i producer che usano questi strumenti è quello estremizzare il sound portandolo al di la della distorsione in un limbo sonoro molto strano. 


Ovviamente a volte il sound strano può anche piacere, pure risultare bello e ricercato, a volte però, non sempre! Tenendo conto che presumibilmente il 70% di quello che si sente in giro (iTunes, Spotify ecc.) viene finalizzato con strumenti similari.


Quale potrebbe essere l'alternativa???


Comperarvi degli outboard per il mastering? Anche no, come ho scritto sopra spendereste quanto  un SUV di lusso, rendendovi conto poi magari (sicuramente) di non essere in grado di adoperarli correttamente. 


Ci si può rivolgere però a chi il mastering lo fa per professione!

Se andate su google e digitate "online mastering" avete minimo due ore impegnate a visitare siti web che propongono questo servizio. I prezzi sono vari ma la media per il servizio di mastering di una canzone è di €.40,00, c'è poi chi fa degli sconti particolari per più canzoni e chi vi chiederà un quarto di rene per un'album. Io ho provato, e sono rimasto molto soddisfatto da alcuni e deluso da altri... ma nel complessivo la trovo una valida soluzione.


Come scegliere il servizio di mastering più adatto?


  1. Informarsi su che tipologia di sistema usano per fare il mastering.

  2. Vedere se nel sito sono elencati gli outbord che hanno a disposizione.

  3. Se è uno studio professionale al 90% ci saranno le foto dello studio dedicato.

  4. Vedere se è scritto chi sono gli addetti che eseguono il mastering.

  5. Ascoltare qualche lavoro fatto in precedenza per altri artisti.

Fare eseguire il mastering ad uno studio specializzato sicuramente si rivelerà una bella esperienza che potrà darvi anche delle ottime soddisfazioni, al costo di una pizza e birra per due persone!!!




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